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Claudio - Gabriele Anagni

Claudio

Giovane, sguardo magnetico, fisico atletico, Claudio è un ragazzo che non passa inosservato. Affabile e gentile nei modi, proviene da una famiglia moderna e molto aperta, che lo ha sempre incoraggiato ad assecondare le sue passioni e i suoi interessi. Studia Filosofia, ma il suo sogno è diventare attore teatrale e sembra avere tutti i numeri per riuscire nel suo intento. Ironico e capace di vivere la vita con leggerezza, non ha mai fatto mistero della sua omosessualità, pur non ostentandola, lasciando deluse molte ragazze che, invano, si sono innamorate di lui.

Gabriele Anagni

Impossibile capire quando è cominciata la passione per la recitazione in Gabriele: c’è sempre stata, forse è questione di DNA e crescendo questa passione è diventata sogno, amore, vita, coraggio, destino. Il padre ha lavorato e lavora tuttora come organizzatore teatrale e praticamente si può dire che Gabriele sia nato, cresciuto e pasciuto in questo ambiente. E quando ancora un bambino ha provato a stare per la prima volta su un palco è stato come scoprire il lapalissiano. Da quando aveva 3 anni, Gabriele Lavia è stato l’attore, il regista e il maestro che più gli ha trasmesso: il padre ha infatti lavorato con lui per la maggior parte della sua vita e Gabriele, pur non avendoci mai lavorato o studiato, ha assorbito come spugna le sue parole, le sue emozioni, i suoi insegnamenti nelle centinaia di ore passate ad assistere alle prove dei suoi allestimenti. La voglia di andare a fondo e l’impazienza di stare sul palco da protagonista hanno spinto Gabriele a partecipatare a molteplici laboratori e diplomarsi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Esordisce a teatro non ancora diplomato con “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare per la regia di A. Battistini che porta al Festival di Lunatica, Ostia Antica e della Versiliana 2012, per poi vestire i panni Scipione in "Caligola" di A. Camus per la regia di P. Micol. La televisionelo ha visto protagonista in “Questo Nostro Amore” con Neri Marcorè e Anna Valle per la regia Luca Ribuoli, “Santa Barbara” per la regia Carmine Elia, “Un Medico in Famiglia 6”, “Nebbie e Delitti 2”. Con il personaggio che interpreta ad Un posto al sole ha in comune la particolare leggerezza che è sintomo di sicurezza: da sempre non ha paura di sapere chi è, anzi accetta i suoi spigoli caratteriali con entusiasmo, sapendo che la vita è una e bisogna avere il coraggio di viverla serenamente. Dotato di grande intuito, Gabriele è, non a caso, una persona molto positiva e tenace che non si arrende davanti alle avversità: una volta prefissato una meta guai a fermarlo! Ma la vita non è solo recitazione e appena può, cerca di tenersi in forma, legge, quando gli riesce scrive, si allena con la chitarra e gli piace cucinare.

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