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I Personaggi di Un Posto al Sole

Roberto - Riccardo Polizzy Carbonelli

Roberto

Affascinante e abile uomo d'affari sulla cinquantina. Respingendo le sue umili origini, fin da giovanissimo Roberto si è proiettato nel mondo del lavoro cercando sempre la strategia migliore per arrivare al facile guadagno. Machiavellico, ambizioso, arrogante e carismatico, estremamente curato nell'aspetto, ama tutti i vantaggi che la bella vita che si è costruito gli può offrire. Fortunato per lui l'incontro con il ricco imprenditore Attilio Corsani di cui ha sposato la figlia Sofia. Grazie a quel matrimonio, infatti, gestisce con notevole successo le Imprese del suocero, ormai defunto. Ma l'abilità insita in Roberto è venuta fuori ringhiando quando ha scoperto che il giovane Conte Alessandro Palladini e sua moglie si erano innamorati e avevano una relazione: una mossa manageriale astuta, con l'unico scopo di rovinare i Palladini ed ecco che le imprese dei Conti sono letteralmente "cadute" nelle sue mani. E se sbarazzarsi di Alberto Palladini è stato poco più di un gioco per il vendicativo Ferri, non si può dire altrettanto dei tentativi di chiusura con il suo passato: un figlio, Filippo, rifiutato per anni, ritorna più presente che mai nella sua vita risvegliando il suo senso di paternità. Ed è proprio grazie a questo ragazzo che Roberto riesce a mostrare un lato debole e sentimentale di sé. Un aspetto che solo una donna è riuscita tirar fuori: Eleonora, la donna che ha amato più di ogni altra e che gli ha dato un altro figlio, Sandro. Eleonora muore tragicamente, ma il tempo sana ogni ferita e, sebbene alcune cicatrici non vadano via, Roberto ritrova l’amore con Marina, ma dopo svariate vicissitudini, torna lo scompiglio nella sua vita. Una nuova donna, Greta, entra prepotentemente nella sua vita sconvolgendola e cambiandola profondamente. La separazione da Marina non tarda a portare sconvolgimenti anche nella vita professionale di Roberto che, costretto a lasciare il suo posto di Amministratore Delegato delle Imprese Ferri-Ranieri, prende in mano le redini dei Cantieri Palladini riportandoli a nuova vita. E con la nuova situazione lavorativa, arriva anche l’amore di Greta e il loro matrimonio.

Riccardo Polizzy Carbonelli

Affascinante, socievole, simpatico e sempre con la battuta pronta, Riccardo studia presso la Scuola di Teatro "La Scaletta" diretta da G. Diotajuti e T. Pierfederici. Il suo debutto a teatro lo ha visto affianco a Salvo Randone nel Enrico IV, regia di N. Rossati. In quindici anni di mestiere, Riccardo ha prediletto il teatro, dimostrando di valere in lavori come Una zingara m'ha detto, con G. Bramieri e P. Quattrini, regia di P. Garinei, Solo quando rido ,con A. Mazzamauro,diretto da A. Lionello, Sogno di una notte di mezz'estate e La Mandragola diretto da W. Manfré, Ma non è una cosa seria, L'uomo, la bestia e la virtù, Casa di bambola, Candida, L'avaro, La guerra di Troia non si farà, L'importanza di chiamarsi Ernesto, Questa sera si recita a soggetto, tutti per la regia di I. Ghione. E ancora in Silone o la speranza, Storie di Pellegrini, regia di S. Bitonti, La bisbetica domata, La Locandiera, regia di L. Simoni, Ippolito, regia di R. Riccioni, I viceré, diretto da Piera degli Esposti, Macbeth e Romeo e Giulietta, regia di F. Ricordi e tanti, tanti altri. Ma Riccardo non si è fermato al teatro, che tra l’altro ha continuato anche parallelamente alla soap come per Zio Vania, Due dozzine di rose scarlatte, sempre diretto da I. Ghione; Giulio Cesare, regia di R. Marafante, Medea, regia di N. Anzelmo,Mortal Kabaret, regia di F. Bancale dedicandosi anche alla televisione in fiction come In nome della famiglia con Ivo Garrani e Nina Soldano, Un figlio a metà con G. Proietti, Nonno felice con G. Bramieri, L’uomo che guardava al futuro con M. Ghini e V. Belvedere, Puccini con A. Boni, Fidati di me con V. Lisi, “Ho sposato uno sbirro” con F. Insinna, “A un passo dal cielo” con Terence Hill, “Che Dio ci aiuti” con Elena Sofia Ricci e “La Grande Famiglia” 1 e 2 diretto da Riccardo Milani; il doppiaggio lo ha visto protagonista di film, cartoni animati – tra cui “L’arte della felicità”,"La cantata dei pastori" e "Il Principe di Sansereno" -interamente prodotti a Napoli e di cui è molto orgoglioso – e telenovelas, alla pubblicità e al cinema in, tra gli altri, "Condannato a nozze", con M. Buy per la regia di G. Piccioni, "La visione del Sabb"a, regia di M. Belloccio, "Biuti Quin Olivia", regia di F. Martino, "La Rentree", con F. Salvi,“Ho preso un bambino per mano”(corto) diretto da Andrea Marrocco, Il piccolo segno (corto) di Marzio Honorato e diretto da Carlo Cerciello. Ma proprio non riesce a rinunciare al suo grande amore per il teatro e, almeno una volta all’anno, calca le tavole del palcoscenico. Il suo mestiere è per lui anche un hobby: Riccardo legge copioni teatrali e ama andare a teatro appena ha il tempo. Colleziona tutto il teatro editato in TV. Ama il bricolage, canta e suona il pianoforte, adora i prodotti d'erboristeria e di… pasticceria. Assiduo lettore di testi di tecnologia, ne conosce tutta la teoria, ma in pratica continua a litigare con il PC. Da buon romanista segue il calcio e, quando il lavoro glielo permette, gioca una partita con piacere.

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